La prevenzione prende il sopravvento sulla riparazione. La tossina botulinica, l’acido ialuronico e i peeling sono la risposta alla comparsa di rughe e inestetismi cutanei.
L’evoluzione va altresì verso una diminuzione delle quantità di prodotti iniettati per evitare secondari e risultati artificiali con possibilità di procedere in seguito a qualche piccolo ritocco su misura. Gli aghi utilizzati sono sempre più fini e dunque meno traumatici per la pelle allo scopo di evitare segni visibili
Non esiste più l’attesa degli anni per sottoporsi a vari generi di trattamenti: non esiste età per prendere cura di se stessi.
A 20 anni
ll più delicato dei problemi è l’acne persistente con pelle lucida, pori dilatati e microcisti. Dovuta allo stress e all’incremento di adrenalina ed ormoni androgenici comporta iperseborrea o acne vera e propria. Il ricorso a peeling leggeri e superficiali come quello dell’acido glicolico, con percentuali variabili tra il 20% e il 90% da ripetersi settimanalmente, ha l’obbiettivo di ripulire la pelle e regolare la seborrea con riduzione dei comedoni e delle pustole acneiche. Il risultato visibile dalla terza seduta presenta pori ridimensionati e pelle più luminosa.
A 30 anni
I primi segni del tempo che passa si rendono visibili, senza per questo provocare allarmismi, ma con la considerazione sulle qualità cutanee antecedenti e sulle rotondità del volto sempre meno pronunciate.
L’acido ialuronico viene allora in soccorso per riempire mediante piccole iniezioni le labbra e gli zigomi. Per attenuare l’eventuale presenza di cicatrici acneiche si raccomanda l’applicazione di peeling profondi, quali quelli con l’acido tricloracetico, sulle cicatrici frontali, delle guance e del mento. Anche le macchie presenti possono venire trattate con acidi depigmentanti senza peraltro l’obbiettivo di rimozione completa ma se non altro la sicura riduzione di visibilità delle stesse.
A 40 anni
La pelle cambia riducendo il proprio spessore nel segno del tempo che trascorre. Compaiono le prime rughe intorno agli occhi, la pelle è meno tonica con tinta spenta sopratutto nelle fumatrici. Si cominciano a notare i primi segni di rilassamento cutaneo e le prime macchie legate all’invecchiamento.
Un peeling con acido tricloracetico a percentuali tra il 15 e il 30 secondo i casi produce buoni risultati. Risulta un poco doloroso e comporta una blanda sedazione con ansiolitici. Per la conseguente sintesi di collageni dello choc esfoliante la pelle si ritende. Sono da prevedere due o tre sedute necessariamente durante l’inverno. Vietata l’esposizione solare per un mese e in seguito autorizzata con protezioni.
Il laser anticouperose (KTP o colorante pulsato) è riservato alla comparsa di rossori anestetici dove il raggio luminoso è indirizzato espressamente sul rosso delle aree vascolarizzate anormalmente. L’acido ialuronico reticolato è espressamente utilizzato per ricreare rotondità sempre meno presenti essendo proprie della gioventù. Quest’ultimo riveste un ruolo importante nel sostenere la pelle e a rimanere localizzato nei siti di iniezione. Le zone da trattare sono le rughe nasogeniene che si visualizzano sempre più, le labbra che si assottigliano e il contorno della bocca che si restringe esponendo il cosiddetto codice a barre (rughe peribuccali). L’acido ialuronico è altresì utilizzato per rimodellare zigomi ridotti, ridisegnare il mento e le arcate sopracciliari. Alternativo ala tossina botulinica agisce sulle rughe perioculari e quelle frontali.
A 50 anni
E’ a 50 anni e più, soprattutto nel momento della menopausa, che si osservano le vere trasformazioni del volto e del rilasciamento cutaneo. Quest’ultimo è più o meno importante a secondo della predisposizione genetica e delle cure dedicate fino a quel momento alla propria pelle. Peeling biorivitalizzazione sono da considerarsi prima di ogni gesto chirurgico quale potrebbe essere un lifting cervico-facciale. La biorivitaliizzazione considera una serie di iniezioni di acido ialuronico non reticolato (che si diffonde quindi nel derma) praticate in vari punti del volto per un azione elasticizzante, tonificante e idratante. Circa quindici giorni dopo si ripete la seduta con l’iniezione di un cocktail vitaminico (A-C-E) al quale si aggiungono degli oligoelementi. Dopo altrettanti quindici giorni si ripete la seduta con acido ialuronico. Se tre sedute sono sufficienti ad una buona rivitalizzazione dei tessuti si raccomandano altre tre sedute di mantenimento distanziate due mesi ciascuno. Anche il ringiovanimento cutaneo con luce pulsata (IPL) d’indensità variabile e di colori differenti porta a migliorare lesioni presenti sulla pelle. Il raggio focalizzato sulla zona da trattare scalda leggermente il derma provocando una stimolazione immediata dei fibroblasti che fabbricano nuove fibre elastiche e nuovo collagene. Il risultato di questo ringiovanimento cutaneo si traduce con un miglioramento della qualità dermica e della tonicità epidermica: le fini rughe perioculari scompaiono, i difetti di pigmentazione si riducono, le aree arrossate si attenuano. L’azione dell’IPL si può ottenere anche sul collo, sul décolleté, sulle braccia e sulle mani. Unica raccomandazione è di evitare l’assunzione in concomitanza al trattamento di farmaci fotosensibilizzanti e di non esporsi ai raggi ultravioletti per un mese. Il trattamento principale è di cinque sedute, intervallate ogni 15 giorni.
Salute Donna 12/2006